sogno

Sera. Sono nella mia casa in montagna. Una piccola baita tutta in legno. Calda, accogliente, un salone con angolo cottura, tavolo in legno massiccio. Dall'altro lato due divani. Al centro della stanza un grosso camino con circolazione dell'aria calda. Due camere da letto, una con letto matrimoniale e l'altra con due letti a castello.
Quando arrivi non entri direttamente in casa ma c'è un locale riscaldato dove togliersi gli scarponi, posare gli sci ecc.
Nevica ormai da tre giorni. La baita è ormai isolata. La strada è coperta da quasi un metro e mezzo di neve. Si arriva solo con gli sci.
Sono solo.
Manchi tu. Te ne sei andata via quattro giorni fa.
Sembrava tutto normale. La solita lezione di musica per i tuoi allievi
Ma il giorno dopo non sei riuscita a tornare per colpa della neve.
Tre giorni ... lunghi ... vuoti senza te.
Mi sono fatto una doccia e adesso sono seduto sul divano avvolto nell'accappatoio. Sto sorseggiando un genepy guardando il camino. Le volute della fiamma salgono lente ... non so il genepy o il fuoco o tutti e due trasmettono un calore crescente.
Mi sta prendendo sonno e così vado a letto. Mi tolgo l'accappatoio e mi infilo sotto il piumone caldissimo.
Anche se la temperatura della casa è calda, tanto da poter stare in costume adamitico e il piumone pure, ho freddo. Mi manca la mia fonte di calore personale ... non c'è .... è via ...
La sua parte del letto è tremendamente vuota...
Abbraccio un cuscino pensato che sei tu ...
Ma il vuoto rimane.
Sento un rumore ...
mi sveglio di soprassalto ...
Si è il rumore di una chiave nella serratura ...
Chi può essere ...
faccio per alzarmi che sento una voce: "Ciao caro, sono arrivata".
"Vengo a farti un caffè"
"Non disturbarti" e arriva di corsa in camera. Non ci sono parole ma un lungo bacio .... le lingue si incrociano, si attorcigliano ....
Dopo qualche minuto riesco a dire:
"Ma come sei arrivata."
"Con gli sci."
"Ma a quest'ora? Di notte?"
"Con la neve dura si fa meno fatica. Vado a farmi una doccia e vengo a dormire."
Sento lo scroscio dell'acqua. La fantasia vola. Ma quanto ci mette?
Ecco... arriva.
Sento il suo profumo... inebriante.
È avvolta nel suo accappatoio.
Mi da un bacio...
Passa dall'altra parte del letto.
Mi volta la schiena....
Lascia scivolare lentamente l'accappatoio...
Scopre la schiena e lentamente lo toglie mostrando i suoi glutei.
Si volta lentamente e posso vedere il suo seno bellissimo (anche se lei dice che non è più come una volta), il ventre e il paradiso perfettamente depilato.
Si infila sotto al piumone e un attimo dopo siamo abbracciati.
Le nostre membra si aggrovigliamo...
i corpi sembrano diventare un tutt'uno ...
Il calore si stende in tutto il corpo...
le mani scorrono lentamente sulla pelle ...
le labbra si avvicinano ...
si sfiorano...
le lingue si esplorano a vicenda...
si cercano...
un bacio profondo...
lungo....
Mi lasci quasi senza fiato....
Poi, lentamente, ti allontani e inizi a leccarmi e baciarmi sul collo mentre le tue mani corrono sulla mia pelle trasmettendo sensazioni vellutate...
La tua bocca scende sui capezzoli... la lingua indugia a giocare con i capezzoli.....
li mordi....
fanno male ma tu continui...
il piacere si sovrappone al dolore...
che sensazioni bellissime...
continua amore continua....
E tu invece smetti e ti sposti a baciarmi il ventre e poi giù...
sino all'inguine....
giochi con la lingua...
ti fermi...
ricominci...
una...
due...
tre volte...
non resisto...
ti tiro su e ti do un lungo bacio.
La notte è lunga e non può finire subito.
Mentre ti bacio accarezzo la tua schiena...
induco sui tuoi fianchi...
ti muovi ma io continuo. "Mi fai il solletico!"
"Lo so per questo che continuo". Ti giri e mi dai la schiena. È quello che volevo (e forse lo volevi anche tu).
Inizio a baciarti il collo...
dietro le orecchie...
poi scendo sulle spalle.
Baci, giochi con la lingua, succhiotti leggeri....
E giù lungo la schiena...
lentamente.
Indugio all'altezza dei reni...
scendo ancora e ti lecco il gluteo sinistro....
poi l'altro....
Con la lingua cerco l'inizio del solco e scendo verso il basso....
Con le mani allargo le natiche e la lingua si insinua in mezzo...
Sento i tuoi sospiri di godimento...
la lingua ha ormai raggiunto l'orifizio e ci gioca attorno...
sempre più vicino...
si fa strada all'interno...
"Si... continua... che bello..."
Stai godendo....
Ti allargo le gambe e con la lingua ti leggo la pelle tra le due aperture...
arrivo alla base del frutto proibito...
Sei tutta bagnata...
Stai godendo....
Ma è ancora troppo presto... mi fermo.
Mi sposto e ti afferro la caviglia sinistra....
la blocco con le mani...
Sfioro la pianta del piede con la lingua...
reagisci e cerchi di sfuggire alla presa e al solletico fatto dalla lingua ma non ci riesci (a dir la verità non ci metti nemmeno troppo impegno. Ti piace vero?)
Bacio il piede e la caviglia...
gioco con la lingua...
risalgo lentamente verso il polpaccio...
Mugoli di piacere...
non ti agiti più e ti assapori il momento.
Arrivo dietro il ginocchio...
salgo su lungo la parte interna della coscia....
ti bacio e lecco all'altezza
del solco orizzontale sotto le natiche...
Percorro con la lingua il contorno della tua chiappa sinistra....
mi avvicino al solco centrale...
ti sistemi meglio e spingi in su il sedere...
aspetti di sentire la lingua accarezzarti il buchino...
Riprendo l'operazione dal piede destro e su ...
su... sino al ginocchio...
e poi ancora su lungo la
coscia....
arrivo al gluteo...
lo lecco tutto....
scendo lungo il solco centrale e gioco con il tuo orifizio....
ti agiti...
gemi di piacere..."Siii.... siiii...continua.... ahhh"
Torno sulle chiappe e, dolcemente, te le mordo.
Lanci un urlo! Cerchi di liberarti dalla mia morsa ma ti tengo ancora più stretta.
Gioco con la lingua attorno al tuo buchino e, lentamente, mi sposto sino ad arrivare alle tue labbra, … poi al clitoride …
che inizio a succhiare e leccare. Poi gioco con le tue labbra e infilo la lingua nella fessura … ti penetro con la lingua … ti sento fremere … dalla tua bocca escono versi incomprensibili di piacere …
Di colpo ti irrigidisci e mi vieni in faccia … lecco il tuo succo …
ti giri di scatto e ti avventi sul mio pene con violenza … lo succhi e lo mordi … in un attimo è durissimo.
Mi fai stendere sulla schiena e mi monti sopra.
Ti impali da sola e inizi una cavalcata furibonda …
ti prendo le tette e le stringo … tu rallenti la corsa …
ti faccio mettere inginocchiata sul letto e mi posizione dietro a te...
appoggio la mia cappella al tuo nido e, piano piano, entro …
con movimenti lenti ti possiedo ….
tu agiti il bacino per farmi aumentare il ritmo ma non voglio …
deve durare a lungo …
mi accorgo dai tuoi movimenti e da come mi inciti che stai per venire .. due o tre affondi veloci … esco e infilo il tuo buchino …
“no, li no” ma nel frattempo sono entrato tutto (so come ti piace anche se sei sempre un po' restia) .. ti avverro ai fianchi e con forza ti sbatto …
“Si, siii … che bello … dai riempimi ….ahhh. Sto venendo “
e con un urlo vieni di nuovo.
Nel frattempo esplodo e ti riempio di sperma. Rallento il ritmo ma non esco … mi godo il momento.
Allungo la mano e prendo il plung sul comodino. Esco e ti infilo subito il plung così trattieni dentro di te il mio seme. La cosa ti è sempre piaciuta e anche questa volta la apprezzi.
Lentamente ti giri e prendi in bocca il mio pene per ripulirlo. Ti abbraccio e mi distendo sul letto. Anche tu ricambi il mio abbraccio. Le nostre lingue si cercano … si trovano … si attorcigliano tra loro.
Cosi, abbracciato e baciandosi, ci addormentiamo.
Mi sveglio … non ci sei più. Sono le 8. Penso di aver sognato ma il tuo posto è ancora caldo … i tuoi vestiti non ci sono più.
Mi alzo e vado in cucina sperando di trovarti ancora ed invece non ci sei.
Un biglietto. “Ciao amore ci vediamo stasera. Bacioni.
p.s. Non cercare il plung me lo toglierai tu stasera.”